giovedì 30 dicembre 2010

io de cuba, io pilipina

Ti ho lasciato dormendo con un braccio alzato e il viso spiaccicato sul mio cuscino.
Ti sei riaddormentata così, mentre cercavi di alzarti, chiamandomi piangendo. Perché non ti piace rimanere a letto quando io non ci sono. Ma in questi giorni di festa ti stai addormentando più tardi del solito e quindi stamattina il sonno è stato più forte della voglia di stare insieme a me e di condividere con la tua mamma i primi momenti della giornata.
Sei bellissima quando dormi. Mi manchi quando esco per andare a lavorare senza aver fatto almeno colazione con te. Colazione che per te significa un biscotto, o al massimo qualche briciola di torta che preparo io per te nell'illusione di farti mangiare solo cose sane. Il latte nel biberon proprio non lo vuoi. Per te esiste ancora solo il latte di mamma. Ma lo sai che questo non può durare. Ogni giorno però è per te un giorno guadagnato. Perché tu sai che io non so resistere alla tua richiesta. Mi piace tenerti stretta e abbracciata a me, accarezzarti mentre bevi dal mio seno e vederti crollare in un sonno sereno e profondo. Ora mi sono posta come limite la fine di queste feste. Rispetterò questa decisione?
Proprio ora che abbiamo detto ciao a una tata che non mi piaceva più e dobbiamo scegliere tra una nonna sprint cubana che vorrà decidere tutto lei e una mamma mingherlina e dolce filippina che non parla l'italiano. E intanto papàgi non vuole che tu vada all'asilo. Neanche per qualche ora.
Anche a me dispiacerebbe farti uscire di casa con il freddo e la pioggia. Ma a Roma quante giornate sono poi così brutte da non poter uscire di casa?
Anch'io soffrirei tanto a vederti spesso malata per via dei bacilli che inevitabilmente ti scambieresti con i tuoi compagni di asilo. Eppure sono sicura che qualche ora con altri bambini ti farebbe bene, ti divertiresti. Perché a te piace stare con gli altri. L'importante è che non ci sia troppa gente e che tu possa stare al centro dell'attenzione.
Forse abbiamo esagerato con te, pretendi di avere tutti intorno a te. Non ammetti distrazioni. E io non voglio distrarmi. Io vorrei stare sempre con te, ma non posso. E quindi dovremo scegliere.
Chi vincerà la filippina o la cubana?

lunedì 27 dicembre 2010

natale e dintorni

Mammavi, papàgi e nanerottola sono rientrati ieri dal giro che, negli ultimi 10 giorni, li ha portati prima dai nonni in puglia e poi dai nonni in calabria.
In questo brevissimo tempo, che a mammavi è sembrato comunque interminabile, nanerottola sembra avere fatto un balzo in avanti nella crescita.
Ormai capisce quasi tutto quello (che vuole capire) che le si dice, fa molti passetti da sola e soprattutto fa tanti sforzi per parlare. Prova a dire biscotto e bagnetto, mentre ha ormai conquistato - dopo mamma, papà, pappa, nonno, nonna - acqua, latte, mela, mano, banana, blu, giallo, gallo...e forse anche qualche altra parolina che adesso mammavi non ricorda.
Mammavi si emoziona tanto quando la vede muovere dei passettini da sola. Sono ancora incerti, cerca un sostegno la nanerottola. Ma quando vuole qualcosa dimentica di averne bisogno e si lancia alla conquista!
Proprio come mammavi vorrebbe che diventasse da grande...decisa e determinata verso la sua meta.
Ha scartato tanti regali la nanerottola, e dice "babbu" per indicare Babbo Natale anche se ancora non sa bene la storia dei doni. Si dovrà prendere cura di un cicciobello che senza ciuccio piange e di un'intera fattoria di animali parlanti e cantanti. E poi c'è anche un computer da aggiornare e consultare...quanto è impegnata questa nanerottola.
Com'era bella il giorno di Natale nel suo vestitino di velluto e raso rosso. Elegante e principesca. Mammavi è tornata al lavoro oggi, ed è un po' giù di corda perché la baby sitter ha detto ciao e se ne è andata. Per fortuna a casa ci sono nonnaemme e nonnoeffe. Almeno la nanerottola sentirà di meno il distacco...

venerdì 3 dicembre 2010

cosa mi piace di gnappetta

A mammavi piace tutto di gnappetta...
i sorrisi complici quando fa qualcosa che le è stato detto di non fare, l'insistenza con cui vuole impilare gli anelli colorati nel tubo per fare la torre, l'ostinazione di buttarsi a terra quando non vuole camminare e vuole essere presa in braccio per essere allattata, la dolcezza con cui si accuccia per stare attaccata al seno, la tenerezza con cui sorride e fa una carezza a mammavi mentre ciuccia...
l'attenzione che presta a mammavi quando lei cerca di insegnarle qualche nuova parola, i colori, i numeri...
le smorfiette che fa quando decide che è arrivato il momento dei capricci...
l'amore con cui dice "mamma" la mattina presto quando vuole alzarsi dal lettone...

martedì 23 novembre 2010

primi passi da sola

"Guarda sorava, tu guarda nana".
E mammavi guarda nana che si regge in piedi da sola e poi, anche se un po' incerta, si lancia verso tatabi.
Tre piccoli passetti che regalano tantissima emozione a mammavi che ha avvisato subito papàgi, i nonni e ziaeffe!
Nana che cammina...che spettacolo!!! Ma ancora c'è tanto lavoro da fare...e per questo mammavi comincia dalla mattina alle 6h00 a spronare nana a camminare...anche se lei quando c'è mammavi è un po' più pigra, vuole stare in braccio e per seguirla, in giro per la casa, continua a gattonare veloce, veloce!

giovedì 18 novembre 2010

compleanno mammavi -2-

Ieri, per il suo compleanno, mammavi ha avuto in dono una splendida giornata con papàgi e la nana.
Certo...ha dovuto anche lavorare, ma quando è tornata a casa ha trovato i suoi gioielli che giocavano sul lettone!!!
E poi la nana ha regalato a mammavi tanti progressi verso la sua crescita: indica con la mano il naso e gli occhi e soprattutto sta imparando a camminare da sola con il carrellino della spesa!!! corre, corre, corre...ogni tanto corre anche troppo e spinge forte il carrello finendo quindi per scaracollare in terra!...poi accenna un po' di pianto, che più che altro è un megacapriccio e poi ricomincia a spiengere il carrello.
mammavi è pazza d'amore per la nana...

...e per papàgi che le ha portato il suo dolce preferito, i profiterolles, e l'ha svegliata, a mezzanotte, per essere il primo a farle gli auguri. E poi l'ha raggiunta in centro per poter pranzare con lei, ha vagato ore per cercarle un regalo che potesse renderla felice e poi è tornato a casa dalla nana, per prendersi cura di lei visto che la baby sitter è andata via presto. Papàgi è un papà meraviglioso e un marito stupendo.

mercoledì 17 novembre 2010

compleanno mammavi

Oggi è il compleanno di mammavi.
Stamattina si è svegliata di corsa, mentre il telefono squillava - alle 6.30 - ed era nonnaemme che voleva farle gli auguri. Subito si è svegliata anche la nana, che dormiva accanto a lei nel lettone, e mammavi di corsa ha preparato la colazione, si è lavata, vestita e ha lavato e vestito, pulito il naso e dato le vitamine alla nana.........ahhhhhhhhhhh
a qualcuno forse può sembrare impegnativo...a mammavi invece è sembrata un inizio di giornata meraviglioso!
da quando c'è la nana la sua vita è meravigliosa!!!...e per mammavi ogni giorno, ogni momento passato con papàgi e nana, è festa!

mercoledì 10 novembre 2010

troppo veloce

notte fonda. la nana è sdraiata accanto al fianco sinistro di mammavi e cerca di ciucciare.
la mamma, nonostante il sonno, la guarda con dolcezz e amore. le sembra diversa dalla sera prima, cresciuta in poche ore. il viso quello di una bimba più adulta. più grande la porzione di letto che occupa in lunghezza.
ma davvero passano così in fretta i giorni?

lunedì 8 novembre 2010

  E' iniziata la seconda settimana di mammavi a tempo pieno. La prima è stata davvero difficile, solo la presenza di nonnaemme e di nonnoeffe è riuscita a tamponare momenti di pura isteria. Adesso i nonni sono tornati in calabria e la testa di mammavi è sempre a casa, il pensiero vola sempre alla nana, per troppe ore lontana da lei.
  In ufficio, quando può, mammavi guarda foto, sceglie, copia cd, scrive diari...solo per cercare di accelerare la giornata, solo per cercare di non pensare al suo tesorino che le sembra così lontano...
  La nana deve imparare a stare un po' di tempo lontano da mammavi, o forse sarebbe meglio dire che mammavi deve imparare a staccarsi un po' dalla nana. Ormai è diventata una piccola signorina: ha compiuto un anno.
  E' stata una festa molto bella, con i nonni e gli zii più cari. Mancava qualcuno ma con il pensiero erano tutti vicini e felici per la nana che quel giorno si è sentita davvero protagonista...come se avesse capito che per lei era un giorno speciale!
  E poi quante cose impara tutti i giorni: quanti anni hai? uno!, batte le manine, fa ciao, non si fa "intima" con il dito e poi quante smorfiette per far capire che è contenta o che è stizzita! e poi indica tutto ciò che vorrebbe avere e se la accontenti che sorriso ti regala...e poi vuole ripetere le parole che sente, latte, gatto, cane, scarpa, grazie, nonno, nonna, acqua...e nonostante nonnaeffe sostenga che dice tutto allo stesso modo, mammavi è sicura di capirla...è la bimba!! la sua meravigliosa bimba!

lunedì 25 ottobre 2010

Preparativi per il compleanno

Domanda: Quanti anni hai nana?
RispostaConGesto: Uno, indicato con dito indice mano destra alzato. Qualche volta anche dito mano sinistra. Più raramente il dito indice di entrame le mani.

La nana avanza verso il compimento del suo primo anno di vita. E ogni giorno regala a mammavi e papàgi grandi gioie. Con gesti, smorfie, tentativi di comunicazione ogni giorno più complesso a mammavi e papàgi sembra già una signorina.

"Non si fa", indica con il dito indice della mano destra muovendo tutta la spalla...

"Mano" e "dito" indica e cerca di chiamare per nome, mentre non appena sente "brava" inizia a battere le mani e arriccia il naso in segno di felicità!

E poi vuole stare per terra, vuole camminare, indica il portone perché vuole andare in giro ad esplorare il mondo e se trova chusa la stanza dove vuole entrare, prima chiede aiuto - con un piccolo lamento - e poi spinge la porta per cercare di superare da sola quell'ostacolo.

Da oggi mammavi sarà impegnata a insegnare alla nana a spegnere la sua prima candelina. Di desideri realizzati ce ne sono già tanti, ma quelli da realizzare sono ancora di più!

Confronti

Mamme al parco:
-mamma1: ma la nana dorme la notte?

-mammavi: no, veramente si sveglia 3 o 4 volte ancora e cerca il seno.

-mamma1: ma è terribile. la mia non fa la poppata notturna da quando aveva 3 mesi. non mi dire che dorme ancora nella vostra stanza?!

-mammavi: veramente spesso dorme nel lettone, appena provo a metterla nel lettino urla e si dispera. per poter dormire un po' anch'io la faccio dormire con me e papàgi.

-mamma2: mammavi sei impazzita? la mia dorme nella stanzetta da sola, nel suo lettino e non si sveglia dalle 21h00 alle 12h00 da quando aveva 2 mesi!

-mammavi: forse dipende dal fatto che allatto!

-mamma1: anch'io ho allattato, ma la notte la facevo dormire.

-mammavi: tra un po' smetterò di allattare e sono sicura che andrà meglio

-mamma1 e mamma2 in coro: sei un'illusa, non se ne andrà dal lettone fino a 3, 4 anni, forse anche 5. vorrà dormire nel lettone con te e papàgi fino alla pubertà. inciderai sulla sua autostima, sulla sua indipendenza, sulle sue relazioni sociali, sulla sua capacità di concentrazione e sulle sue capacità di apprendimento, BLA; BLA; BLA....

mammavi sviene, arriva papàgi. le chiede cosa è successo e lei risponde: voglio cambiare casa, trasferiamoci.

un augurio

Mammavi ha comprato una nuova tutina alla nana. Non rosa, non lilla, non viola...grigria e blu, una tutina per maschietti, insomma.
A convincere mammavi è stato il messaggio sulla felpa "BORN TO BE FREE". E l'ha comprata..perché non vorremo mica lasciare solo ai maschietti la prerogativa di sentirsi liberi?!
Il pensiero è andato subito alla nana..a quando sarà grande e dovrà affrontare scelte che giorno dopo giorno le potrebbero sembrare più difficili...affinché possa essere sempre libera di essere se stessa nella vita.
Perché la felicità è anche poter esprimere il proprio essere senza condizionamenti.

lunedì 18 ottobre 2010

Prove di comunicazione

La nana, anzi la mostriciattola vuole parlare.
In realtà lei pensa già di parlare, cioè di comunicare in modo chiaro ciò che dice, o meglio articola.
Mammavi invece è in seria difficoltà, proprio non capisce quello che la mostriciattola vuol dire nella maggior parte dei casi: di-to, ti-tto, ta-tto, a-tto, na-na, na-nna, pa-pà, pa-ppà...ovviamente l'unica parola che dice bene, in modo impeccabile e inequivocabile è mamma. Alcune volte dice ma-mma...altre proprio mamma, tutto d'un fiato. E poi? E poi è una giungla di suoni, che per lei saranno anche associati a qualche significato, a qualche oggetto, o emozione, ma per mammavi proprio non hanno un senso preciso.
In certi momenti mammavi si sente così sperduta che rimpiange quando l'unica via di comunicazione era il pianto. Anche quelli sono stati momenti difficili, ma dopo qualche giorno mammavi aveva imparato a riconoscere le esigenze della nana. E il pianto più forte era quello per la fame.
Adesso la nana fa tanti capricci, con il terzo dentino spuntato ogni tanto fa qualche sibilo, mentre vuole parlare...e poi prova a dire la "c", si sforza "chhhh", "chhhhh", "chhhhh".
Forse vorrà dire casa...

giovedì 14 ottobre 2010

Barbara Ann

Mammavi e la nana hanno fatto una passeggiatina molto breve oggi. Il cielo minacciava pioggia e invece, appena siamo tornate a casa, le nubi si sono diradate lasciando spazio a qualche raggio di timido sole.
Ma mammavi e la nana hanno ancora voglia d'estate e allora hanno acceso lo stereo a tutto volume e hanno cominciato a ballare sulle note di Barbara Ann dei Beach Boys.
C'è niente più di qualche canzone dei Beach Boys che ti faccia sentire in piena estate, sulla spiaggia, solo in attesa di cavalcare le onde?
Certo...queste cose la nana non le conosce ancora. Ma a giudicare da come si agita sulle note dei BB deve aver capito che si tratta di musica che annuncia divertimento!

A proposito...mammavi non può chiamare nana la nana. E questo non solo perché a 11 mesi era già alta 75 centimetri..ma perché papàgi ritiene questo nomignolo offensivo! Non solo...mammavi non può chiamare la nana neanche patata, vocabolo che lei cerca di ripetere dicendo tata, mentre la sua tata è convinta che chiami lei. Anche questo appellativo secondo papàgi è offensivo. Per non parlare poi di quando mammavi si lascia scappare puzzona...
-Ma allora papàgi come dobbiamo chiamare la nostra erede?
-Polpetta o mostriciattolo. Sono carini secondo me!
-Se lo dici tu...

mercoledì 13 ottobre 2010

Ma che freddo fa

Stanotte la nana si è impossessata del lettone. Ha dormito tra mammavi e papàgi come fosse tra il bue e l'asinello.
E mammavi è riuscita persino a sognare. Ha sognato un suo vecchio amico di infanzia. E' una cosa che le capita qualche volta e ogni volta a quel suo amico succede qualcosa. Qualcosa di importante nella sua vita. Stanotte ha sognato che aspettava il suo secondo figlio. Sarà vero? Si vedrà.
Nel sogno mammavi e il suo amico stavano fuggendo da qualcosa o da qualcuno, si stavano nascondendo, ma senza riuscirci.
Questo sogno ha lasciato su mammavi una lunga scia di nostalgia.
Forte è il pensiero che il confine che tra l'amicizia e l'amore sia veramente molto sottile. E' successo anche altre volte, un'altra sola volta per la verità. Forse quella volta era qualcosa più di amicizia. Ma mammavi ha scelto di non indagare, anche se si è chiesta spesso quello che poteva essere.  Forse era solo un fuoco di paglia...proprio come in quella famosa canzone "mi son bruciata al fuoco del tuo grande amore che si è spento già.."

martedì 12 ottobre 2010

la notte è piccola per noi

"E' troppo bella e molto simpatica, m è troppo viziata! Ha dormito stanotte?".
Ogni giorno nonnaemme ripete le stesse cose a mammavi. E sono solo le 6 del mattino, la prima telefonata, quella del buongiorno. Qualche volta la nana si è riappisolata e concede qualche minuto di tregua, molto spesso è già sveglia e fa i gargarismi: drrr, drr, drr, drr, drr, drr...
Stanotte tra l'1h30 3 le 3h30 la nana era sveglia e attiva come se fosse mezzogiorno. E i drr, drr, drr, drr, drr, drr sgorgavano come l'acqua da un fonte di alta montagna.
"Hai sbagliato a non togliere la poppata notturna quando era più piccola. I bambini devono dormire. Hai provato a darle il ciuccio? Non devi farla addormentare in braccio. Devi toglierle il seno. ormai è grande. E devi farla piangere, piangere un po' non le fa male, deve imparare".
Bene nonnaemme, brava nonnaemme. Mammavi le sa queste cose. Ma sai cosa vuol dire metterle in pratica alle due di notte? Te lo ricordi?
Sì, nonnaemme, mammavi lo sa che dici queste cose perché ti preoccupi per lei, perché ti dispiace vederlai stanca e spesso trasandata a causa proprio della stanchezza. Ma a mammavi basta un sorriso della nana per farle dimenticare il peso di tutte queste nottate in piedi.
Adesso poi...quel sorriso rivela due dentini deliziosi!!!

mercoledì 6 ottobre 2010

La nana stanotte ha dormito nel suo lettino, nella sua stanzetta. Senza mamma e papà. E senza neanche affacciarsi per qualche minuto nel lettone.
Si è svegliata alle 10, alle 2h30 e alle 5h15. Tutte le volte ha voluto essere allattata e poi si è addormentata. Per fortuna la febbre non è salita.
Anche la dermatite va meglio, forse perché adesso è passata a mammavu.
A proposito della dermatite, la tata dell'ecuador ha una sua teoria: forse sora vu la bimba ha tenuto tloppo tempo la cacca nel su pannolino". Come a dire che mammavu non pulisce il sederino di sua figlia come dovrebbe.
Ma c'è anche un'altra possibilità: "sora vu lei dare uovo a la bimba? rosso? rosso no è tloppo pesante, bisoa dare bianco".
Ma veramente io seguo alla lettera i consigli della piedatra, ma magari tra italia ed ecuador ci sono diverse scuole di pensiero...

lunedì 4 ottobre 2010

La vita è un film a colori. E il mio ultimo week end ne è stato la conferma.
Sabato delizioso con passeggiata mattutina e coccole per tutta la famiglia. Ciliegina sulla torta è stato un pomeriggio molto divertente a festeggiare il secondogenito del mio più caro amico. Al parco mi sono divertita più io della nana.
Tutta questa meraviglia l'ho scontata ieri. La nana ha pianto per tutto il pomeriggio a causa di una dermatite da pannolino e poi per non farsi mancare nulla si è fatta anche venire la febbre. Così la sua prima notte indipendente, nella sua stanzetta, si è trasformata in una notte insonne sul divano per la mamma.
Oggi sta meglio, la febbre c'è ma è diminuita. Forse stanotte salirà e io dormirò ancora sul divano.
La dermatite non è ancora andata via, ci vuole un po' di tempo.
Ma stiamo giocando insieme, mi osserva mentre scrivo al pc e ride a crepapelle mentre le faccio fare naso-naso con Topolino.
Fuori dalla finestra il cielo minaccia pioggia, ma nella mia casa ci sono tanti colori.

venerdì 1 ottobre 2010

La nana ha già 11 mesi. Tra un mese quindi finirà per noi la possibilità di trascorrere il pomeriggio insieme a giocare al parco o sul lettone. Dovrò lasciarla a un'estranea. Forse neanche alla baby sitter che è stata con lei finora perché non mi può garantire un orario più lungo.

Ma soprattutto devo rassegnarmi e smettere di allattarla. Forse per questo ho sognato che stava in braccio a una mia amica e cercava il suo seno. Il mio seno era ormai vuoto e la mia nana non lo voleva più. E d'improvviso non aveva più bisogno della sua mamma. Non avevo più la scusa di doverla portare sempre con me.

Forse è per questo che sono triste. Volevo cominciare a scrivere un diario simpatico, allegro. Un diario che potesse rendere più veloci le mie giornate in redazione. E invece rischia di essere un diario malinconico. Di una mamma disperata e piena di sensi di colpa perché non può occuparsi di sua figlia per tutto il giorno.