mercoledì 3 agosto 2011

E' arrivata la lettera

E' arrivata. La lettera in cui papàgi viene promosso.
Ma questa promozione passa per il trasferimento a Milano dal 1* settemnre.
Lui vuole partire, non vede l'ora di partire.
Pupetta è ancora troppo piccola per capire. Io sono contenta per lui. E' giusto che segua le sue ambizioni, io - lo dico e lo ripeto - lo sosterrò sempre nelle sue scelte.
Mi ha detto che staremo divisi per poco tempo. E mi ha invitato a essere forte perché per un po' sarò da sola a occuparmi di pupetta.
Devo credere al fatto che la lontananza sarà breve e sarò forte per me, per lui, per pupetta. Spero di riuscirci.
Il 1* settembre, visto permettendo, partirà anche ziogigi per New York.
Se ne andrà, per un paio di mesi, anche zia chicca. E' entrata nella scuola di specializzazione di neuropsichiatria infantile e le tocca fare un periodo a L'Aquila. Lei dice che tornerà tutti i fine settimana e starà sempre con noi.
Io e pupetta, per ora, siamo le uniche a rimanere qui a Moma.
Si sente che sono già nostalgica?

martedì 2 agosto 2011

Vaiè

"Mammaaaa, mammaaaa....Vaiè".
Se non rispondo subito a pupetta, mi chiama per nome. Ormai lo ha imparato benissimo per esteso, così come ha imparato il suo e quello di papàgi. Mi diverte sentirle pronunciare il mio nome, anche se poi le ricordo che per lei sono "mamma". Sarà giusto così? Non lo so.
E' un altro regalo delle vacanze calabresi, oltre a una certa dimestichezza nel fare i biscotti, mangiare da sola con la forchetta, bere al bicchiere, pettinarsi e lasciarsi fare i coini (codini) e portare un numero consistente di cciali (bracciali) e cuane (collane).

Ieri il primo giorno con tatagi è andato bene. Pupetta le ha riservato una grande accoglienza, "ciao gina", le ha detto e pare che lei si sia emozionata. Per tatagi pupetta è cresciuta tanto in queste ultime 3 settimane, ma secondo me è solo che le è mancata un po'. D'altronde coccolare pupetta per tatagi è un po' come coccolare sua figlia che è ancora nelle filippine.
Buone notizie anche dal parco. Pupetta mi è sembrata più socievole, altro dono del mare, l'ho vista avvicinarsi ai bambini per giocare con loro, ha dato la manina a G., si era persino ricordata che la palla che stava per terra era sua. Poi ha colorato seduta al tavolo con altre bambine...sarà pronta per l'asilo?!
E poi è andata sul triciclo...e pedalava!!! Certo...un pochino l'aiutavo anch'io. Però pedalava! D'altronde le ho insegnato a fare la bicicletta straiata sul letto, enta e veoce (lenta e veloce) e ieri le ho spiegato di fare quegli stessi movimenti mettendo i piedi sui pedali. E' stata bravissima...tutta sua madre!

lunedì 1 agosto 2011

Siamo tornati...a Moma

Ieri siamo tornati a Moma, come dice pupetta.
E' finita la parte calabrese delle vacanze. Siamo state bene al mare con nonnoeffe e nonnaemme, una camionata di zii e zie e un tir carico di cugini e cugine, tutti affettuosi e desiderosi di spupazzarsi pupetta.
In queste tre settimane, pupetta ha imparato ad apprezzare il maie, a fare in bangio e i fuffi; ha imparato a nuotare come la taruga i maie, come il efino (delfino) e i pesci. In acqua, sempre appiccicata a mamma o a papàgi (che ci ha raggiunto per trascorrere con noi gli ultimi giorni di vacanza) la sentivi sicura chiamare "pesci, veite qui, giocae vanna"...ma sempre appiccicata però...
Pupetta ha imparato a sbattere i piedini per stare a galla e le mani per fare le "bolle". Un pianto disperato per un capriccio di cui non ricordo il motivo ci ha mostrato un molare (o è un premolare?) e non si sa bene se sia uscito anche l'altro.
Siamo state a Tropea, dove pupetta ha dimostrato di gradire la sabbia bianca, il mare limpido, i paccheri al pesce spada, e a Pizzo dove ha mangiato il famoso tartufo sporcandosi completamente il viso - e anche il vestito - di cioccolato (inutile dire che era bellissima con quel musino tutto sporco, vero?).
A mare, pupetta si è aperta agli altri bambini, ha imparato a fare castelli, ha goduto di lunghe passeggiate sulle sabbia morbida, ha imparato a dire alle onde "nente schezzi", a raccogliere sassi per riempire il secchiello, a raccogliere fiorellini.
Ma soprattutto questa vacanza ci ha rivelato il grande vocabolario di pupetta. La mia bambina (coredemamma) ormai parla tantissimo, ripete tutto ma proprio tutto. Capite che voglio dire? Che se ti scappa una parolina sbagliata e lei capisce che non si dovrebbe dire la ripete a manetta!!!
Qualche parolina devo appuntarla perché altrimenti la dimentico.
Sali, scendee, 'nbacciomamma, picci no (capricci no), checchecche è diventato proprio coijo (coniglio), ape, caallo, mentre la mucca è ancora mumu, gatto, latte, banana, tanto, pasta...alcune parole le scandisce benissimo e poi c'è la favola che per lei è butta: cenerentla, baggio (paggio), bingi (principe), ballo , stacci (stracci), palpa (talpa), fata (smemo)iina tutta vestita di oosa (rosa), estito (vestito), poi c'è la favola di peter pan con pite e endi; la filastrocca di arcibaldo tutta ciccia, dieta, chili, etto, digiunae, petto (sospetto), iancia (bilancia).  Poi ci sono tante canzoncine che conosce già: fra martino, il tenino lungio lungio, le manine laboose (laboriose), un cocomero tondo tondo, la vecchia fattoria...
E ancora questa vacanza - che a pensarci ora che sono al lavoro mi sembra sia stata brevissima - mi ha rivelato una pupetta vanitosissima. "Questa è colpa tua", dice papàgi che però, secondo me è contento di quanto la sua stellina (così la chiama ogni tanto) sia già attenta ai particolari. E' solo che sia a me che a papàgi questa sua attenzione sembra un po' eccessiva per la veneranda età di 21 mesi di pupetta...quando deve uscire, si rivolge e chiede "ponta? uppamo?", e io le rispondo a seconda del momento. Poi comincia, "mamma, bossa (borsa)" e in genere sceglie anche lei, e poi ancora "mamma ccali (occhiali)" e "mamma ppello (cappello)". E quando ha tutto, di nuovo "mamma ponta? uppamo?".
E usciamo...

p.s. Quando ha dimenticato di prendere la borsa prima di uscire di casa, ha cominciato a piangere in pazza (piazza) dicendo "bossa, bossa" e le ho dovuto dare la mia. Per ora sorvolo sulla passione per i ventagli...