lunedì 14 ottobre 2013

...sono gli ormoni

Raccontare per farvi ritrovare fra queste righe un giorno....
Dovrei raccontare quello che fate, quello che facciamo insieme e invece a me viene sempre voglia e desiderio di raccontare le emozioni che mi date.
Quando giocate insieme, anche se sarebbe più giusto dire quando litigate perché volete giocare proprio con lo stesso giocattolo. Quando pupetta vuole sempre prendersi gli spazi di gnappo, ed esserci solo lei per la mamma, per il papà, per la zia...Quando gnappo "ruba" qualcosa della sorella e poi scappa, si gira indietro e continua a scappare. Quando pupetta,  guardando i baby einstein, vuole insegnare -aiutandomi- qualche parolina al fratellino. E poi ci sono gli abbracci, ci sono i baci, e mamma di qua, mamma di là. Ci sono pure i capricci, tanti, che quando esagerate mi fanno perdere la pazienza. Ma a pensarci ora che sono in redazione, lontana da voi, mi sembrano persino teneri. E quante storie per lavarsi, per mangiare, per vestirsi, persino per uscire....salvo che poi non vorreste mai tornare a casa!
E poi c'è la notte, tutti vicini. Tutti in un lettino, che per un po' di mesi ci è toccato il divano-letto -il lettone è ancora a Milano- e adesso che anche papàgi sta a Roma (fortunamente) noi stiamo in un lettino fino a che non vi addormentata. Poi cominciano gli spostamenti e quando vi svegliate (per fortuna non sempre insieme) io passo da un lettino all'altro. E in fondo, anche se sono stanca e sono sempre in credito di sonno, io adoro stare con voi. E mi sciolgo quando gnappetto mi mette il braccio intorno al collo per addormentarsi, o quando pupetta mi risponde "anch'io" al mio "ti amo tanto".
Siete meravigliosi amori miei e io non so dirvi quanto vi amo....
Molto "più della città e più del mare", come mi chiede pupetta.
Con infinto amore
la mamma

mercoledì 9 ottobre 2013

mi mancate sempre

Tu, con la tua dolcezza e la tua vivacità mi conquisti ogni momento con i tuoi sorrisi e mi fai perdere la pazienza quando continui a piangere senza un apparente motivo.
Tu, così intelligente, così acuta e così sensibile, mi spezzi il cuore ogni volta che piangi.
Vorrei stare sempre con voi. Anche se so che per crescere avete anche bisogno di imparare a stare con gli altri.
Vi amo infinitamente
La mamma

lunedì 30 settembre 2013

Eppure a me sembra di sentire...

Non so perché questa volta non mi voglio affezionare.
Mi passo la mano sulla pancia, mi accarezzo il ventre, a volte ho la sensazione di sentire qualche sfarfallio. Sebbene sia presto. Ma la paura sta vincendo su tutto, sulla felicità, sulla speranza, sui sogni.
Ho paura per me, ho paura per il frutto che porto in grembo.
Ho paura per i miei bimbi soprattutto.
Eppure sono così desiderosa di tornare dal medico, di sentire il cuoricino battere, di vedere com'è cresciuto/a.
Dio mi aiuti.

giovedì 19 settembre 2013

Veloce riassunto delle puntate precedenti

Ieri sono stati 17 mesi di te, gnappetto mio.
Sono passati esattamente due mesi da quando ho scritto qualcosa su questo blog.
Uno spazio tutto mio solo per lasciare qualcosa di intimo a te e a pupetta.
Quante cose sono successe in questo periodo! Siamo stati al mare e voi, pupetta e gnappetto, vi siete davvero divertiti!
Avete fatto amicizia con il mio mare, avete nuotato e vi siete divertiti a giocare al sole, conoscere nuovi bambini. Vi è piaciuto pure il pic nic in montagna!
Poi è arrivato papà, finalmente e abbiamo fatto una grande scoperta: la pancia della mamma è abitata.
Che choc!
Tanta, tanta felicità, ma anche tanta paura. Per quello che sarà, per come andranno le cose.
Questa volta sono proprio terrorizzata.
Anche se qualche giorno fa ho sentito il suo cuoricino battere forte, proprio come i vostri.
E ho pensato che forse è proprio bello darvi un altro fratellino o un'altra sorellina.
Adoro vedervi mangiare insieme, camminare mano nella mano, correre insieme e rincorrervi. Anche se qualche volta litigate perché tu, gnappetto, rubi sempre i giochi a pupetta e poi scappi. E perché tu, pupetta, ogni tanto - quando pensi che io sia distratta - cerchi di far male a tuo fratello. Eppure lo so che gli vuoi bene perché mi chiedi sempre di lui quando non lo vedi e perché certe mattine, quando lui dorme un po' più di te, vorresti svegliarlo per farlo giocare con te.
E tra un po' dovrebbe arrivare il tuo papà. Papàgi non è molto contento di tornare a lavorare a Roma perché questo potrebbe significare per lui uno stop alla sua carriera, ma lo fa per noi, non vuole stare più da solo, non vuole più stare senza di noi, soprattutto senza i suoi bambini. E quindi, speriamo, fra qualche giorno ricomincerà a lavorare qui e starà insieme a noi.
Pupetta, tu hai ricominciato la scuola e anche quest'anno mi sono emozionata. Sei stata brava come sempre. Perché tu sei brava e sorprendi sempre per la tua maturità e per la capacità di affrontare ogni situazione nuova. Questo non significa che non sei capricciosa...lo sei eccome. Ma io ti adoro anche quando fai capricci, sei sempre la mia principessa. E adesso che tu stai per uscire da scuola, mentre io sono qui davanti al mio pc in redazione, mi manchi tanto. So che non ti piace quando viene a prenderti la tata. Resisti ancora un po' amore mio. Solo un po' di pazienza. So che lo sai fare.
E tu gnappo, bello come il sole, dolce e tenero come un principe azzurro...devi imparare a parlare. Sei molto bravo e capisci tutto, sei vivace..anzi sei un vero birbante. Stai iniziando a interessarti ai libri e di questo io sono molto felice...ma devi cominciare a dire qualche parolina, non solo Barbapapà. Come ti dice la tua sorellina: "non puoi dire sempre Barbapapà, non è tutto Barbapapà".
Non vedo l'ora di tornare a casa da voi, amori miei.
Vi amo di un amore infinito.
La mamma

giovedì 18 luglio 2013

15

Quindici mesi di te, angelo mio.
Sei entrato nella mia vita con dolcezza e ogni momento che trascorron con te continuo a respirarla.
Sono passati in fretta questi mesi che ci hanno visti tutti sempre in giro in Italia. Io, tu e pupetta e papàgi che ci raggiunge e sta con noi tutte le volte che può.
Da pochi giorni abbiamo fatto un passo importante io e te, ho smesso di allattarti e sai che mi è costato e ancora mi costa tantissimo non avere più quel meraviglioso momento tutto per noi.
Ma stai diventando grande, hai i dentoni e devi iniziare la tua strada verso l'autonomia.
Indipendete, per quello che ti è possibile, già lo sei con quella tua voglia di mangiare e bere da solo, di camminare anziché stare nel passeggino e anche di nuotare, anche se per ora solo in piscina.
Adesso è arrivato il momento per te e pupetta di andare al mare. Ci riusciremo? Speriamo!
Ho ancora il terrore che qui in redazione possano farmi qualche scherzo e dire che no, non posso andare in ferie.
E invece la mamma vuole portarvi al mare, sperando di farvi respirare un'aria migliore di quella della città e soprattutto portarvi a giocare nell'acqua e vedervi correre sulla spiaggia.
Siete pronti? io sì, non vedo l'ora amori miei.
Noi intanto ci prepariamo. Pupetta ormai è una sirenetta, grazie anche ai bagni in piscina del centro estivo. Tu, gnappetto, mi sembri armato di buona volontà.
Finiamo questo conto alla rovescia e poi...
Buone vacanze a tutti!

con amore
la mamma

venerdì 5 luglio 2013

ci sono momenti...

..inspiegabili, in cui i brutti pensieri non volgiono proprio andar via.
E allora ho almeno bisogno di dirvi questo figli miei, che vi amo di un amore sconfinato, infinito.
Siete la gioia più grande della mia vita. I vostri sorrisi mi riempiono di felicità.
Dormire abbracciati a voi è la cosa più dolce che io potessi immaginare.
Il momento del solletico, con l'esposione dei sorrisi, è magico.
Spero che sarai una donna indipendente e coraggiosa e che sarai amata come meriti, pupetta. Come ogni donna merita. Ma prima devi amarti tu.
Tu, gnappo, sii forte e coraggioso ma non dimenticare mai la tenerezza. Non credere alle lacrime delle donne. E amati come ti amo io.
E che vada via questa malinconia e arrivi il tempo del mare, dei tuffi, della sabbia nei capelli anche io odio la sabbia nei capelli e che arrivi presto il tempo del sole che scotta sulla pelle e le passeggiate sul bordo del mare!!!

con il cuore colmo d'amore
la vostra mamma

lunedì 10 giugno 2013

Tutto nella mente

Stanotte hai voluto farmi un regalo. Ti sei addormentato sul mio petto. Tu che non lo fai mai perché a poco più di 13 mesi sei già indipendente.
Ti sei stretto a me, stanco, dopo due giorni passati in giro per parchi a giocare, a correre, a ridere.
Ti sei accoccolato tra le mie braccia e a me sono venuti in mente i tuoi primi istanti di vita.
La paura del nuovo cesareo prima che nascessi, svanita con il vagito del primo bimbo fatto nascere.
E poi dopo un po' sei arrivato tu. Ti hanno portato subito dal tuo papà, poi ti ho preso tra le mie braccia e tyi ho stretto al petto, come stanotte, per farti respirare insieme a me. E ti ho attaccato al mio seno -e ancora non riesco a staccarti e sarebbe anche arrivato il momento di farlo- e abbiamo cominciato a camminare insieme.
Mi hai travolto con l'intensità dei tuoi occhi, con la dolcezza e l'allegria del tuo sorriso, con l'affetto dei tuoi abbracci e con i primi tentativi di bacini.
Vicino a me c'era anche la tua meravigliosa sorellina, ho cerco di avvicinarla a me. Lei che vuole sempre starmi appiccicata stanotte mi ha allontanato un po'. Ogni tanto ha voglia di indipendenza anche lei.
Ieri hai giocato con gli altri bimbi. Lo vedo in ogni cosa che fai che stai crescendo a grandi passi. Non solo quando mi chiedi di insegnarti addizioni e sottrazioni. Sei curiosa, bella, dolce, intelligente, ubbidiente. E anche se a volte i tuoi capricci mi fanno impazzire so che qualche giustificazione c'è! 
Vi amo, figli miei, di un amore oltre l'infinito.
Lo so che vi manca vostro padre e voi mancate a lui. Milano è così lontana quando papàgi deve saltare il week end con noi. E voi lo sentite che sono troppi giorni che non lo vedete e mi chiedete un supplemento di coccole.
Io e papàgi stiamo facendo il possibile per far durare questo distacco il minor tempo possibile.Abbiate ancora un po' di pazienza.
Ti amo papàgi. Per tutto quello che sai.
Sempre con amore infinito,
mammavi

giovedì 16 maggio 2013

Grandiosa

Sono in ritardo su tutto. Non riesco a fare quello che vorrei, e anche quando faccio qualcosa sento di aver sbagliato qualcosa.
Ovviamente la colpa è solo mia. Non capisco neanche dove sbaglio. Proprio come la protagonista della mamma IMperfetta del Corriere.it.
Non riesco neanche a tenere un breve diario online durante i tempi morti in redazione.
Ma non è di questo che volevo parlare qui, oggi.

Volevo raccontare dei miei meravigliosi bimbi. E di quanto mi facciano capire, anche il piccolo gnappo, che sentono tanto la mancanza di papàgi.
Parto proprio dal piccolo che appena vede suo padre allarga le braccia per farsi prendere in braccio e non gli lascia neanche il tempo di togliersi la giacca.
E poi c'è pupetta. Lei è grande, ha 3 anni e mezzo, ed è pure molto brava a spiegarmi che il papà le manca tanto.
Domenica scorsa siamo andati in un pub, con la scusa di vedere Milan-Roma. I bimbi sono stati bravissimi, pupetta ha mangiato le sue patatine e un po' di torta. Ha ordinato lei e chiesto il conto. Poi ci ha detto di essere stanca e siamo andati via. Quando si è messa a letto e le ho chiesto se la giornata le era piaciuta, se era stata una bella giornata, lei mi ha risposto "grandiosa mamma".


Torna presto papàgi. Abbiamo bisogno di te.

giovedì 9 maggio 2013

Pensieri sparsi

A te, mio piccolo ometto che hai compiuto un anno e sai correre e dire qualche parolina.
A te, principe della mia vita, che mi abbracci, mi mordi, mi tendi le mani per farti prendere in braccio, mi sorridi, mi stringi, mi scappi...
Tuo padre non è riuscito a starti lontano il giorno del tuo primo compleanno, non ha dormito per raggiungerti, per stare insieme.
Abbiamo festeggiato più di una volta e festeggeremo sempre, ogni volta che sarà possibile.
Ti chiedo scusa perché da quando eri un puntino nella mia pancia sei sempre stato in giro. Scusa se ti abbiamo girare tanto.
Voglio pensare che questo girovagare ti faccia crescere con il cuore leggero, ma sempre pronto alla scoperta.
Mi dispiace per te e per pupetta se vi ho riportato a Roma e non abbiamo proprio tutte le comodità di cui avremmo bisogno. Ma non si poteva fare diversamente.
Scusa se ancora non ti abbiamo battezzato, ma vedrai che quando ci riusciremo ti porteremo in un posto bellissimo e ti faremo anche assaggiare tutto!
Ti amo amore della mia vita.
Ti amo come non avrei immaginato.

lunedì 15 aprile 2013

Ci stiamo avvicinando

Un titolo con più di un significato.
Il più importante è il traguardo del mio ometto, giovedì sarà il suo primo compleanno.
Il mio principe che con i suoi dentoni, 6 ma gli riempiono la bocca, ha voglia di stare sempre fuori, di camminare e di combinare guai. Il mio amore che ogni giorno scopre il suo corpo e che sorride, sorride e sorride anche quando sa di fare cose che non deve.
E poi si sta avvicinando per me e papàgi il momento della decisione. Dobbiamo tornare a vivere insieme, per i bimbi e per noi.

martedì 26 marzo 2013

Se non basta mai, non va bene

Sono arrabbiata, delusa, dispiaciuta soprattutto.
Non ho mai voluto che la famiglia fosse un impedimento e non ho mai detto di no a niente.
Pensando così di fare la cosa giusta per papàgi. Sostenendo il suo progetto, le sue legittime ambizioni.
Ho fatto metà gravidanza da sola a Roma con pupetta. Mi sono trasferita a Milano, abbandonando quella che considero la MIA città, a metà gravidanza. Ho cercato di farmi piacere Milano, gnappo è nato lì, abbiamo fatto amicizia con persone bellissime, ho aspettato che ci fosse una svolta lavorativa anche per me, a Milano. E quando mi è sembrato che tutti se ne lavassero le mani ho deciso di tornare a Roma.
Non è stata una scelta facile, da sola, con due bimbi. Ho speso tanti soldi lo so, ho lasciato da solo papàgi e i miei bimbi sentono la mancanza del loro papà.
Ma io stavo impazzendo, letteralmente impazzendo.
E anche se qui io faccio una vita che non è proprio il massimo perché mi divido solo tra lavoro, lavori e bimbi, ho riconquistato un mio spazio minimo. E' così difficile da capire?
Eppure mi sento trattare come se avessi buttato un bel po' di risparmi dalla finestra solo per capriccio.
Eppure sono pronta a valutare ancora opportunità di lavoro a Milano, e accettare di cambiare lavoro e città. Di nuovo. PER AMORE.
Ma ancora non basta. E se non basta così, vuol dire che non basta mai. E non mi piace tanto.

martedì 19 marzo 2013

19 marzo

Auguri papàgi
che in questi giorni sei ancora più lontano.
Io e i bimbi abbiamo scritto su dei fogli per farti tanti auguri e per dirti che ci manchi e che ti amiamo tanto.
Pupetta ha la febbre altissima e mi chiede quando viene papà?
E oggi è anche San Giuseppe. Ed è il primo onomastico di gnappo.

Tanti auguri di buon onomastico amore della mamma, principino mio.
Ogni giorno è un'emozione diversa e sempre. Vederti crescere insieme a pupetta che a momenti prova a farti male e in altri momenti ha bellissimi slanci d'affetto. Come ieri, ha voluto ballare da sola con te, ti ha preso le manine e ti ha fatto girare. E poi mi ha detto, adesso mamma lo faccio camminare un po' perché deve imparare a camminare come me.

Camminate insieme e sarete una forza.

lunedì 18 marzo 2013

Un sorriso, un morso, un abbraccio

Rientro a casa e mi viene incontro con un sorriso con pochi denti. Mi tende le braccia ed eccolo che mi morde il mento e poi appoggia la testa sulla mia spalla e mi abbraccia, mi stringe. E io mi sciolgo, anche con lui, come un ghiacciolo all'equatore.
Il mio piccolo è così, un po' kamikaze e sempre entusiasta.
Oggi compie 11 mesi, sotto un diluvio che a Roma non capita quasi mai.
Adesso è a casa, con la tata e la sua sorellina, mentre io sono in redazione e papàgi su un aereo per Sofia.
Noi, sempre in viaggio. Noi che ancora dobbiamo decidere dove vogliamo vivere.
E' nato a Milano, in Mangiagalli. Questa volta è andata bene. E' rimasto fino al momento programmato. Forse sarebbe rimasto anche qualche giorno in più.
Ero preoccupata e avevo paura la mattina che sono andata a ricoverarmi. L'idea di fare un cesareo programmato mi spaventava, ma quando ho sentito il primo bimbo piangere dalla sala parto l'emozione ha cominciato a correre. Mi sono messa a piangere e ho contato i secondi che mi separavano ancora da lui.
I dottori sono stati fantastici, me lo hanno fatto anche vedere prima di pulirlo. Era lunghissimo, lo hanno lavato e infagottato in un telo verde, lo hanno portato al papà che lo ha tenuto in braccio fino a quando mi hanno accompagnato nella stanza con tutte le donne che avevano appena partorito.
L'ho preso in braccio e aveva un'espressione quasi imbronciata...forse proprio perché voleva rimanere ancora nella pancia della mamma, ma l'ho attaccato subito al seno. Ed è stato amore puro. Era tutto mio.
L'emozione più grande poterlo tenere nella stanza con me sempre (una cosa che mi è mancata con pupetta).
Mi sembra passato così tanto tempo da allora, eppure ho le immagini fissate nella memoria.
E' stato subito indipendente...perché per la gelosia della sorella è stato un po' meno in braccio. Ma questo gli ha anche consentito di imparare a gattonare quando non aveva ancora sei mesi e di iniziare a dire le prime paroline a 7 mesi - mamma e papà - e ora dice persino Barbapapà...diciamo che dice quasi sempre Barbapapà...e poi balla e sta in piedi e vuole mangiare da solo...anzi qualche sera fa ha mimato il gesto per imboccare me. Se me lo avesse raccontato qualcun altro non ci avrei creduto, ma avevo tre testimoni: ziaeffe, ziaemme e pupetta.
Mi somiglia tantissimo e quindi somiglia molto a pupetta. Ha anche lui gli occhi del cielo e un sorriso aperto al mondo che riscalda il cuore. E' il mio ometto, il mio principe.

venerdì 8 marzo 2013

Alla mia futura donna, al mio futuro uomo

Pupetta, amore mio,
l'8 marzo in tutto il mondo si festeggia la festa della donna. Non sempre sono stata contenta di questa festa perché pensavo che una festa per le donne volesse dire riconoscere che le donne hanno bisogno di un riconoscimento ufficiale, quasi una tutela. Pensavo che questa festa sminuisse le donne facendole apparire fragili.
E invece, figlia mia, le donne sono forti, molto forti. Anche quando soccombono, anche quando muoiono per  mano di uomini che sostengono di amarle. Anche quando rinunciano ai propri sogni per assecondare quello del loro uomo o per occuparsi della propria famiglia.
Sono molto felice di avere una bimba. Spero che un giorno diventerai una donna indipendente, libera di seguire la propria strada, capace di amare senza essere dipendente da un uomo.
L'amore ti farà soffrire qualche volta, succederà. Ma ti farà anche sorridere, ti farà battere il cuore, non ti farà mangiare, ti farà piangere, ti farà urlare, ti farà volare. Ma questo solo se tu lo vorrai. Dipenderà da chi avrai di fronte, ma anche dalla tua capacità di gioire, dalla tua voglia di vivere, dal tuo desiderio di sentirti coinvolta. Ma tutto questo amore mio senza essere mai dipendente da un uomo.
E segui la tua strada, insegui i tuoi sogni. Fai in modo che nessuno possa toglierti i tuoi sogni.
Per me è stato difficile tornare a Roma, adesso. Ma non ho voluto rinunciare completamente a me. Lavorando, inseguendo il mio vecchio sogno di bambina penso di poter essere una moglie e una mamma migliore.
Spero che un giorno lo capirai anche tu.
Ti amo infinitamente
mamma



Gnappetto mio, amore mio,
l'8 marzo si festeggia la festa della donna.
Non sempre sono stata contenta di questa festa perché pensavo che una festa per le donne volesse dire riconoscere che le donne hanno bisogno di un riconoscimento ufficiale, quasi una tutela. Pensavo che questa festa sminuisse le donne facendole apparire fragili.
E invece le donne sono forti anche quando sembrano in difficoltà. Sono molto felice di avere un bimbo. Spero che sarai un uomo che rispetta la donna in tutta la sua complessità. Vorrei che fossi un uomo attento non solo all'aspetto esteriore, ma anche e soprattutto all'intelligenza e alla sensibilità delle donne che avrai di fronte.
Spero che io e tua sorella riusciremo ad aiutarti in questo. Non essere superficiale con le donne solo perché lo faranno i tuoi amici. Se sarai bello come lo sei ora, piacerai molto alle donne. Fai in modo che la facilità con cui potresti conquistarle non ti faccia perdere la magia della conquista in sé. Cerca sempre di far battere il tuo cuore, vai in fondo nella conoscenza delle donne. Un uomo ha sempre molto da imparare da una donna. E non darla mai per scontato. Sorprendila con semplicità e sincerità. E amala per quello che è.
In questo ti sarà d'esempio tuo padre che, lasciandomi tornare a Roma, ha fatto un grande gesto d'amore nei miei confronti.
Tiamo infinitamente
mamma

martedì 26 febbraio 2013

Felice di andare a Milano

Il mio stato d'ansia ha raggiunto stanotte il suo apice. Ho fatto un brutto sogno, che riguardava in particolare me e papàgi. gli ho scritto un'email per accorciare le distanze, ma non mi è bastato.
E quindi vado a prendermi mio marito, la nostra intimità, a Milano.
Venerdì un bel permesso, giovedì si parte. Tutti da papàgi.
Perché noi possiamo (DOBBIAMO) stare un po' a Roma e un po' a Milano. E la cosa più importante è stare insieme, ed essere felici; stare insieme e goderne, il più possibile.
Ho già contattato le mie amiche di Milano. Non vedo l'ora di rivederle e sono anche felice che pupetta riveda i suoi amici.
Milano, papàgi, aspettateci, stiamo arrivando!

lunedì 25 febbraio 2013

Uno strano stato d'ansia

Mi sono svegliata così, con uno stato d'ansia che mi blocca.
Il week end con papàgi è passato in fretta. Causa tempo, anche questa volta non abbiamo potuto fare niente di particolare.
Ma siamo stati insieme, e questo conta. Molto.
Il raffreddore ai bimbi non passa mai. Ci sono troppi spifferi in casa.
Ho fatto male i conti, ho speso più di quello che potevo e adesso devo chiedere papàgi di rimpinguare di nuovo il mio conto.
Troverò una soluzione. Spero. E lo stato d'ansia passerà. Spero.

venerdì 22 febbraio 2013

Forse perché sono un po' stanca...

....mi vengono in mente un po' di domande.
Ma noi dobbiamo sempre stare con una valigia?
Dobbiamo sempre dire, no questo sta in un'altra casa; quello dobbiamo portarlo in quell'altra casa.
Davvero i nostri week end devono passare sempre a casa perché siamo spesso troppo stanchi per uscire e organizzare qualcosa?
I nostri soldi devono essere distribuiti a traslocatori e muratori, falegnami, idraulici?
Possiamo anche noi pensare a divertirci sperimentando qualcosa di nuovo, organizzando una gita che non sia sempre e soltanto andare dai nonni?
Possiamo essere felici per quello che abbiamo e non sempre arrovellarci dietro a organizzazione di cose che mi sembra non vedano mai la conclusione? Neanche fossimo dei mulini a vento che girano a vuoto...

giovedì 14 febbraio 2013

Amore...sempre

Amore è trasferirsi a Milano con un bimbo in grembo e la piccola Gio stretta nella mano.
Amore è far nascere il piccolo Giu a Milano, con le persone care che non ti lasciano sola e vengono in tuo soccorso attraversando tutta l'Italia.
Amore è papàgi che vuole un futuro migliore per noi e ci porta a Milano, sicuro che dopo un iniziale sbandamento ci piacerà forse più di Roma.
Amore è papàgi che ci fa andare tre mesi in vacanza al mare dall'altra parte dell'Italia, mentre lui resta a Milano a lavorare.
Amore è Giu che guarda la sua sorellina sempre con un sorriso, fin dai suoi primi momenti di vita.
Amore è Gio che tra una scenata e l'altra di gelosia, cerca di fare una carezza al fratellino o di dargli un bacino.
Amore è Gio che va all'asilo per la prima volta e quando torna casa chiede del suo fratellino.
Amore è Giu che vuole stare a terra e si trascina, perché ancora non sa gattonare, ma vuole andare a sedersi sul tappeto, proprio vicino a sua sorella.
Amore è papàgi che lascia mammavi libera di tornare a Roma, per riprendersi il suo lavoro e quel minimo di spazio che le serve per sentirsi anche una donna appagata, oltre che una moglie e una mamma felice.
Ti amo amore mio.
Buon San Valentino
mammavi