mercoledì 11 maggio 2011

Quella notte in cui ti ho sentito

Due anni fa, esattamente oggi, ho sentito pupetta lottare per restare con me.
Da qualche giorno nonnoeffe sta facendo dei controlli perché ziachicca e ziopigi hanno trovato dei valori fuori controllo. Di colpo la notizia, nonnoeffe ha un cancro.
Ziachicca me lo dice perché anch'io devo fare una cosa per aiutare nonnoemme.
Sono sola a casa, a disperarmi, senza capire realmente cosa sta succedendo. Vado in bagno e vedo la mia pipì rossa.
Comincio a urlare, chiamo papàgi, zia chicca, il mio ginecologo. "L'ho perso, l'ho perso", mi butto a terra, disperata.
Papàgi arriva subito, e dopo un po' anche zia chicca, ziopigi, zia stefi. Mi fanno una puntura. Zia chicca distrutta, è una giornata difficile. Il viso di zia stefi non lascia sperare nulla di buono, il sangue è troppo, ziopigi cerca di farmi calmare. Zia chicca insegna a papàgi come si fa una puntura utilizzando una patata.
Mi lasciano spiegando di non muovermi per nessun motivo. E io resto ferma, immobile, per tutta la notte, con la mano nella mano di papàgi.
E non riesco a dormire, sento lo sfarfallio della mia pupetta (adesso parlo al femminile ma allora non sapevo fosse femmina, ovviamente). Io mi concentro e le parlo.
Le parlo per tutta la notte. E sono sicura che lei mi sente. Non la posso neanche accarezzare, mi hanno detto che le carezze possono portare contrazioni (ancora non so se si tratta solo di una credenza popolare). Ma le parlo, le dico che l'amo tantissimo, che deve farcela, perché io sono sicura che lei è forte, che può farcela. Le dico che deve resistere solo per quella notte, poi avrei pensato a tutto io, sarei stata a riposo, l'avrei coccolata. Cresci, resisti, le dico. Mamma ti ama già perdutamente. Ti ho aspettato tanto e non posso, non voglio perderti. Resisti poche ore ancora, e poi andrà tutto bene.
Così è andata, fortunamente. Abbiamo dovuto lottare anche dopo, pupetta soprattutto, fin dalla nascita.
La mia pupetta ha lottato insieme a me. Ce l'ha fatta, ce l'abbiamo fatta. Nonnoemme si è operato e sta bene. Per fortuna. Per un miracolo. E ogni momento della mia giornata ringrazio.

1 commento:

Sandra c'era una volta Ilaria ha detto...

ciao benvenuta tra le commentatrici del blog di Nina.
Nel mio blog parlo d'altro, del mio romanzo e dintorni, tuttavia anche io sono una mamma in cerca, in corsa adozione per la precisione. E' un piacere conoscerti. baci