mercoledì 25 maggio 2011

Fuori dalla grazia...

Una conversazione con quel subumano del mio direttore può avvicinarmi a un animale ferito, aggressivo e vorace.
Non so come finirà la giornata. E' iniziata male.
Pensa che mi licenzierò per lasciargli una casella libera e fargli assumere qualche sua amichetta. Si sbaglia davvero tanto.
Non mi vuole a Milano perché pensa che potrei rimanere incinta (MAGARI...) un'altra volta e lui, poverino, non ha ancora digerito il fatto che io prima di mettermi in maternità anticipata ho preso un po' di malattia. Che ne sa lui di cosa ho passato i primi mesi di gravidanza e poi dopo, quando non avevo ancora terminato la 34esima settimana e sono stata operata dì'urgenza per un distacco della placenta. E mia figlia è nata 5 settimane prima, è stata in terapia intensiva con bollecine che ci hanno fatto tremare.
No, per lui ho inventato tutto, lui poverino che non sapeva come gestire la redazione perché era estate e gli era stato imposto di farci smaltire le ferie.
No, dimenticati Milano mi ha detto. E' lui che si è dimenticato quando mi chiedeva di trasferirmi perché lì nessuno capiva niente e voleva che seguissi tutto io da Roma.
Adesso il vento è cambiato. Poi dicono che sono le donne che diventano mamme a cambiare. E' il mondo che guarde le donne diventate mamme in modo diverso, come se non fossero capaci di fare altro che le mamme e quello che erano e facevano prima non conta più.

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