mercoledì 28 settembre 2011

Arrivi e partenze

Ieri è partito papàgi per Milano.
Io, lui e pupetta abbiamo trascorso un we lungo a farci coccole, dormire abbracciati, a giocare, a fare l'apeitio, e a riposarci anche un po'.
Pupetta non sta in sè dalla gioia quando sta con papàgi. Si vede che le manca perché quando c'è, gli prende la mano e gli chiede "ochiamo con babbapapà?", "ocare me papà?" e lo tira verso i suoi giochi. E quando mangia vuole fargli vedere com'è brava a farlo da sola, e poi gli fa vedere il piatto e si aspetta un bell'applauso per aver mangiato tutto...
E quando si veste, cioè quando la vesto io, subito corre da papàgi per fargli vedere il suo bel vestitino.
Ieri che papàgi è partito, ha fatto i capricci quando sono andata via...forse anche perché aveva una gamba letteralmente massacrata da punture di insetti (zanzara, zanzara dice lei grattandosi), una gamba tutta rossa che ho potuto curare con impacchi di pomata solo ieri sera...ma stamattina stava decisamente meglio!
Stamattina i capricci sono iniziati quando ho iniziato a vestirmi...e quando è arrivata tatagi si è aggrappata alla mia gamba piangendo. Spero che sia una solo una reazione un po' eccessiva, ma che non significhi niente di più.
Sono sempre in apprensione per quello che può succedere a pupetta in mia assenza...e purtroppo le ore in cui sono assente sono davvero tante.
Per fortuna oggi dovrebbero arrivare in soccorso nonnaemme e nonnoeffe. Vengono, purtroppo, perché nonnaemme ha un problema a un occhio e anche nonnoeffe, ipocondriaco all'ennesima potenza, non ci vede tanto bene.
Io comunque cerco di vedere il lato positivo della vicenda. Per qualche giorno ci saranno loro a farci compagnia.

giovedì 22 settembre 2011

Certe notti...

...è difficile dormire tranquilli anche se c'è al tuo fianco pupetta, ma papàgi non c'è
...la piccola lampada nel corridoio non vuole più accendersi e lasci accesa la tv ad illuminare l'oscurità
...ti svegli, guardi l'orologio, ti alzi e vai in cucina, poi in bagno, ti metti a letto, ti giri e ti rigiri e poi ti alzi, guardi l'orologio e vedi che sono passati solo 10 minuti dall'ultima volta
...ti metti una mano sulla pancia, sperando di sentire qualcosa
...e preghi
...e poi finalmente la stanchezza vince sull'ansia e a svegliarti sono le manine della tua piccola, in attesa che torni papàgi è davvero tanto
e pensi che un'altra nottata è passata

mercoledì 21 settembre 2011

C'era una votta...

"C'era una votta...una babbima...e si (ch)iamava 'ovanna...."
Da qualche sera, pupetta vuole raccontare le favole "da tola". Pure questo.
Marzullianamente si fa una domanda: (Ch)e fa 'ovanna?, e si risponde "legge".
Sfoglia i libri e comincia "c'era una votta...una babbina..." a ripetizione. Salvo nominare qualche volta il nome di qualche animale disegnato sul libro.
Qualche volta riusciamo far sentire queste favolose favole anche a papàgi che, a Milano, finisce di lavorare anche più tardi che a Roma.
Intanto io e pupetta facciamo il conto alla rovescia al suo arrivo. Dovrebbe venir giù il prossimo we, e noi ci aspettiamo tante "coccole".
Il fine settimana scorso invece lo abbiamo trascorso a casa di zia chicca. Con lei, io e pupetta abbiamo avuto una vita mondana molto intensa, fatta di aperitivi, cene al ristorante, passeggiate a Villa Borghese e poi tanti, tanti incontri.
Zia chicca impazzisce per la sua pupetta e pupetta lo sa e un po' se ne approfitta...

venerdì 16 settembre 2011

Quando finisce?

Cosa ho scritto ieri?
Che le giornate passano in fretta? Niente di più falso. Le giornate non passano mai e non solo perché mi mancano pupetta e papàgi.
Il lavoro è diventato noioso, passo tutto il tempo in redazione senza un obiettivo preciso.
Non era così fino a poco tempo fa. C'erano giorni che non riuscivi neanche a mangiare. E adesso invece devo inventarmi il modo per passare il tempo. Pensare che avevo tanto sognato di fare questo lavoro perché non mi piaceva l'idea di stare dietro una scrivania. E adesso mi ritrovo a dovermi alzare ogni tanto dalla sedia per cambiare posizione...
E' vero che fare questo mestiere è sempre meglio che lavorare...ma per quanto tempo si può resistere a questa totale mancanza di stimoli?
Mancano 20 minuti, se ci riesco anche qualcosa in meno, e poi andrò a casa.
Questo fine settimana papàgi non verrà, e quindi io e pupetta ci trasferiremo a casa di zia chicca. Questo un po' mi consola. Non ho voglia di rimanere solo nel fine settimana.
E penso che anche per pupetta sia positivo cambiare un po' d'aria.

giovedì 15 settembre 2011

Uno sfarfallio

Passano in fretta queste giornate con papàgi lontano, a Milano.
Passano con infiniti sensi di colpa.
Per il lavoro, mi sembra di venire in redazione solo a fare presenza.
Per la mia persona, mi sento molto trascurata.
E soprattutto, ovviamente, per pupetta.
Stare 10 ore lontano da lei mi pesa come un macigno. Correre non basta, sta troppe ore con tatagi, lontana da me, lontana da papàgi e pure da zia chicca.
Quasi tutti i bambini della sua età la mattina vanno all'asilo. Immagino che anche al parco non abbia la possibilità di vedere molti bimbi, la mattina.
Ma c'è uno sfarfallio dentro di me che mi fa sperare che presto ci riuniremo a papàgi e che io e lei potremo passare più tempo insieme.

mercoledì 7 settembre 2011

Istantanee di un'estate

E' ormai più di una settimana che siamo rientrati a Roma, e nel frattempo sono anche partiti papàgi, zio gigi e zia chicca.
L'estate sembra ormai un lontano ricordo. Mi manca il mare e la possibilità di trascorrere tutto il mio tempo con papàgi e pupetta.
Ma non voglio lamentarmi, penso che l'estate sia stata molto generosa.
Pupetta è cresciuta tanto, in peso, in altezza...ma soprattutto come persona. Ha imparato ad amare il mare fino al punto di riuscire a galleggiare da sola per qualche secondo, a voler "notare tola", senza braccioli e ad andare sott'acqua spaventandosi solo un po'.
La mia bambina, che adesso ha poco più di 22 mesi, ha cominciato ad apprezzare la compagnia dei suoi coetanei - e spesso anche quella dei bimbi un po' più grandi - e a voler andare in "pazza" per "giocae bimbi palla".
E poi parla, momento dopo momento arricchisce il suo vocabolario con nuove parole mentre le frasi diventano sempre più lunghe.
Pupetta è diventata più socievole ed è molto simpatica. Recita filastrocche e racconta poesie...e poi sa cantare tutte le canzoncine che le ho cantato in questi mesi...compreso l'inno nazionale. Alcune canzoni poi vuole cantarle tutte "da tola".
"Girotondo
faffa mondo
casca terra
tutti terra"
ma poi c'è anche

"Volaeee ooooooo
cantaeee oooooo (la R è un'opinione)
in bu, dipito di bu
feice stae lassù
e vola vola feice
più sù
volaee  oooooo"

"La notte piena di stelle
fa sognae cose più belle, più belle, più belle, più belle, più belle (qui esagera un po')"

E' diventata una signorina la mia pupetta, con i suoi vestitini svolazzanti e il suo taglio di capelli "corti, corti" per i quali ho pianto un pomeriggio, convinta che averle tagliato i boccoli (zinzili secondo nonnapi)  fosse stato un grande torto per cui chiederle scusa.
Adesso mi piacerebbe che andasse all'asilo per stare con gli altri bambini e non 10 ore con una tata. Nonnaemme le ha comprato un trolley che diventa uno zaino, lei se lo fa infilare, poi si infila il panama e prende il passeggino e dice "io passeggio". Vuole uscire, io penso che voglia scoprire il mondo. E io voglio aiutarla.

lunedì 5 settembre 2011

Sono partiti tutti

Ebbene sì. Alla fine settembre ha visto partire papàgi per Milano, ziogigi per New York, zia chicca per L'Aquila, e anche nonnoeffe e nonnaemme sono rientrati oggi in Calabria.
Stasera ci sarà tatagi a dormire con me e pupetta. Domani c'è uno sciopero generale che, se tatagi non fosse già a casa nostra, le impedirebbe di venire e a me di andare a lavoro.
Per me e pupetta sarà un'altra nottata in compagnia.
Al momento ancora non so descrivere le sensaioni che sento, a volte di abbandono, di sconforto. In altri momenti sono più ottimista e penso che la mia famiglia si riunirà presto a Milano, come vuole papàgi, per accompagnarlo e sostenerlo in questa sua nuova sfida, che un po' è anche mia e di pupetta.
Non ero ancora pronta a scrivere, ma ho dovuto farlo per rompere il silenzio dietro cui mi stavo nascondendo da qualche giorno.
Devo pensare alle cose belle che questa estate ci ha regalato e devo annotarle per farle leggere a pupetta quando sarà grande.
Quindi, cara mammavi, togliti dalle dita questa polvere, e comincia a raccontare i doni dell'estate!