giovedì 23 giugno 2011

E allora ditelo...

Passata la paura per la scarlattina - anche se pupetta prende ancora l'antibiotico - ci pensa papàgi a farmi stare preoccupata. Sta lavorando tanto - perché lui deve andare a Milano, altrimenti si licenzia (ma questo è un altro post, forse) - talmente tanto che gli è venuta la febbre. E hon dovuto anche insistere per fargli prendere la tachipirina. E lo so che mettere una "suppostina" per un uomo è una tortura, ma ti sta bene anche un po' perché anche io avrei preferito avere a casa la tachipirina effervescente quando mi serviva...
Siccome però sono brava, in fondo, ma in fondo, prima di andare a lavorare sono andata in farmacia caricandomi in braccio pupetta che, pensando di andare al parco, non è voluta salire sul passeggino.
Erano le 9h20, ma c'erano già 40 gradi all'ombra.
A che serve mettersi un vestitino carino - che ancora chili ne devi perdere,è vero, ma almeno ti vesti carina - se poi con spesa, pupetta in braccio devi camminare sotto il sole e ti vengono le guance rosse - e non sono belle come quelle del primo amore - e i capelli a carciofo, e quando finalmente saltando da un autobus all'altro - perché quando servono i centralini taxi non rispondono mai - e quando arrivi finalmente a quella conferenza stampa che per fortuna non comincia proprio puntuale la collega ti chiede se sei allergica perché hai gli occhi un po' gonfi. ALLERGICA? OCCHI GONFI? E' una settimana che non dormo. Stanotte mi è perfino toccato dormire sul divanoletto perché papàgi aveva la febbre alta e per evitare di essere contagiata immediata anch'io mi sono spostata.
E comunque anch'io non mi sento tanto bene...
Solo che devo fare finta di niente, tenermi i miei dolori e le mie delusioni fortissime - che questa volta quasi, quasi ci credevo...avevo pure la nausea. Per ora non ho neanche voglia di piangere.
Dulcis in fundo, tatagi è arrivata tardi e va via presto.
Le cose o le facciamo bene o niente...

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