mercoledì 9 febbraio 2011

proprio a Forlì

"Io ho una zia che sta a Forlì, che quando va a ballare con la mano fa così", è questa la nuova canzone che ama farsi cantare pupetta, seguono movimenti i mano, piedi, testa e qualcosa inventata al momento.
In questi giorni pupetta sta cercando di ripetere le parole delle canzoni che le piacciono. In verità riesce a dire solo le finali delle parole, quanto al ritmo si capisce che l'impegno c'è però il risultato non sempre è eccellente.
Sta crescendo pupetta, anche se da un po' di giorni sono un po' preoccupata per il fatto che rifiuta il latte dal biberon. Niente, rifiuto netto. Ta-tti, ta-tti appena vede la bottiglia ma poi si gira dall'altra parte quando cerco di fargliene bere un po'. Non funziona neanche il latte in tazza, a mo' di zuppetta con biscotti e cacao.
Adesso ho comprato un nuovo biberon, con la speranza che la novità la invogli.
Il colmo è che io per i primi 4 anni della mia vita ho bevuto solo latte, o meglio ero convinta di bere solo latte perché in realtà mi madre lo aggrediva (e imbastardiva, si può dire) con carne, uova e tutto quello che le passava per le mente come alimento necessario a nutrire la sua primogenita.
Meglio che io non dica cosa penso di questo metodo.
A mia figlia spero di evitarlo. E pensare che mia madre, sì proprio lei, quella del "mettotuttonelbiberondellattetantoleinonseneaccorge", mi rimprovera sempre di confondere pupetta con gli alimenti perché mescolo i sapori. Trova azzardato il mio tentativo di farle mangiare riso con ricotta e spinaci. Invece lei che mi metteva i fegatini nel latte mi ha aiutato a raffinare il gusto...

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