mercoledì 26 gennaio 2011

E se facessi un passo indietro?

E se facessi un passo indietro?
Questo ho ripetutamente pensato ieri sera mentre correvo dietro a pupetta che girava per casa, muovendo il dito e dicendo "no, no, no", "no, no, no" alle mie richieste di farle fare la nanna.
Le ho fatto vedere i cartoni animati, le ho letto delle favolette e abbiamo giocato con i colori. Poi l'ho sollecitata a far fare la nanna a Topo(lino), e mentre la tenevo in braccio non solo ha voluto Popo, ma anche Mini (Minnie) e Nini (Winnie) - che poi vai a distinguere chi chiamava, per fortuna li indicava - e a un certo punto ero sommersa dai tre pupazzi che pupetta schiacciava contro il mio naso.
Ma non è bastato, non sono servite tutte le ninnenanna che mi sono venute in mente (sono ricorsa al repertorio scout), sono state assolutamente inutili tutte le musichine dei vari carillon che ieri ho chiamato tutti a raccolta. E' voluta andare sul lettone e poi ha iniziato a chiamarmi piangendo, urlando, disperandosi. Nel frattempo era arrivato papàgi e allora il mio pensiero è diventato una domanda a lui, una richiesta di aiuto: sei sicuro che non vogliamo fare un passo indietro e magari continuo ad allattarla ancora un po'?
Perché io davvero il pianto di pupetta non lo reggo proprio...e poi manca anche a me quel meraviglioso contatto tutto nostro.
Alla fine ho resistito. Spero di non dovermene pentire.

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