lunedì 24 gennaio 2011

Dovevo smettere, ma così no

Avevo immaginato un week end con tante cose da fare, passeggiate, shopping, cucina, amici e invece bummete sabato mattina cielo nero e freddo e sabato pomeriggio bammete pressione a 60 e influenza intestinale. Non solo quindi sono rimasta intrappolata a casa con febbre stando abbracciata a uno dei servizi meno nobili della mia dimora, ma ho dovuto prendere una decisione della quale non sono ancora pienamente consapevole: ho dovuto smettere di allattare pupetta.
Lo so, ogni volta che dicevo questa frase "io ancora allatto", ci mancava solo che mi si tirassero pomodori e verdura di ogni genere e i commenti del tipo "vuoi allattarla fino alla maturità" si sprecavano. Sapevo che dovevo smettere, che era arrivato il momento di procedere allo svezzamento completo, come lo chiama papàgi. Ma non volevo che avvenisse così. Anche se poi ci penso e mi dico che se non fossi stata costretta a smettere forse avrei allattato pupetta almeno fino alla materna.
E invece è finita, così, all'improvviso. Certo il percorso di affrancamento è ancora lungo. Penso che ci vorrà qualche giorno prima che pupetta si abitui a non avere il suo ciuccio di notte.
In queste ultime due notti hanno dovuto faticare parecchio papàgi e ziaeffe per far dormire pupetta senza il suo ciuccio, e per farla dormire l'hanno dovuta prima cullare in braccio e poi farla dormire sulle loro spalle!
Sono sicura che mi mancherà tantissimo quel contatto con pupetta.
Ma continuare ad allattare pupetta a mammavi adesso sembrava solo una forma di egoismo.

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