mercoledì 13 aprile 2011

Il leone si è addormentato

Elettra e Leone.
Così si chiamano i due bambini più vivaci del parchetto che frequentiamo io, pupetta e tatagi - papàgi si concede solo la domenica.
La vivacità dei due bambini si esprime con il lancio di tutti i giochi da parte di Leone, con il rischio di fare seriamente male a qualcuno. Quando ha voglia il delizioso bambino usa anche il monopattino o il carrellino (dei piccoli) correndo e cercando di tamponare qualcuno come se fosse sull'autoscontro.
La dolce bambina, quando va bene, quando va bene dallo scivolo in piedi oppure coinvolge le amiche per una discesa comunitaria.
E' ovvio che io mi preoccupo perché pupetta è molto più piccola dei suddetti pargoli. Anche perché, nonostante ti facciano impazzire, io preferisco i bimbi vivaci (non si contano più le volte che ho usato questa parola, mentre vorrei scrivere "vastasi" - in dialetto barese -, "tamarri" - in calabrese - e via su questa linea). 
Dicevamo...i due vivaci bimbi sono sempre accompagnati al parco da nonna quasi-settantenne in ottima forma, forzuta e robusta, lunghi capelli rossi rame (che ricordano la cresta di un leone) tirati sul volto da un cerchietto imponente. La signora veste monocolore, tutta di rosso o di marrone, si siede su una sedia occupandola tutta con grande padronanza e si siede spesso al centro del parco. Non l'ho mai vista preoccuparsi per la vivacità (chiamiamola così) dei suoi nipotini.
Mi è venuto in mente più volte di dirle qualcosa sul comportamento dei bambini. Poi ho riflettuto sul fatto di non aver mai visto la mamma di questi bimbi e mi sono anche fatta dei bimbi, mi sono immaginata storie strazianti cui non voglio neanche accennare e ho lasciato perdere.
Per ora.

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