giovedì 8 marzo 2012

Sempre piu' in fretta

I giorni passano tra alti e bassi. Mi manca Roma ma ho deciso che non voglio pensarci troppo, perche' rischio di rendere la vita difficile a tutti.
Ho cercato delle attivita' per pupetta, una si chiama gioco musica e mi pare che le piaccia molto. Le piace soprattutto perche puo stare con altri bambini, cantare e correre con loro.
Mi sembra ogni giorno piu grande, all'improvviso, racconta quello che fa, gli episodi dei cartoni animati, e spesso ha l'aria di volerti prendere in giro...e se capisce che stai per arrabbiarti lancia un "ma tu lo sai che ti voglio tanto bene?". E pure se tu lo sai che quella e' la versione furbetta ti spiazza lo stesso.
Oppure se arrivi all'improvviso mentre sta combinando chissa' che, alza le mani al cielo e dice "non sto facendo niente, e' tutto a posto", manco se fosse cresciuta a polizieschi degli anni '70...oppure, fa ancora piu' l'ingenua "perche' ti arrabbi con me?", magari ti fa anche una carezzino per rendere la scenetta completa...
Stare sempre insieme a lei in questi ultimì mesi e' sta to bellissimo, solo che probabilmente mi sono attaccata troppo. Non riesco a lasciarla neanche per qualche minuto. L'attesa del fratellino, il parto, quello che succedera' dopo mi riempiono la mente di ubbi sulla mia capacita' di gestire tutto al meglio.
Riusciranno i nostri eroi a dare il giusto amore e le giuste attenzioni a entrambi i figli? Magari non rinunciando totalmente a se stessi?
infatti c'e un piccolo piccolissimo particolare da risolvere..devo trovare un lavoro a Milano dopo la maternita' altrimenti di nuovo tutti a Roma.

sabato 11 febbraio 2012

A Milano

Ci siamo trasferite. Da circa 3 settimane viviamo a Milano. Pupetta è contenta perché sta insieme alla sua mamma e al suo papà. Papàgi è felice perché ha di nuovo la sua famiglia. Io sono spaseata perché non ho più la mia vita.
Credo che papàgi mi abbia chiesto troppo, vivere 6 mesi di gravidanza da sola, poi trasferirmi al settimo mese in una città che non conosco, dove non conosco nessuno e devo organizzarmi per mettere al mondo un bambino che speriamo stia bene, e con l'esperienza difficile (fortunatamente andata a buon fine) del primo parto.
Ci sono stati i miei genitori e per una settimana mi sono sentita bene, mai come questa volta ho apprezzato la loro presenza.
Non so se riuscirò ad adattarmi, non so se riuscirò a fare questo sacrificio per lungo tempo. Molto dipenderà se riuscirò a sistemare le cose con il mio lavoro. Perché senza lavorare proprio non voglio stare.
Mi manca Roma, a volte qui mi sento soffocare. Io che, pure a Roma, ho sofferto quando ho cambiato quartiere sempre per volontà di mio marito.
Non voglio essere totalmente negativa. Pupetta è più serena qui con il papà, anche se pensa che questa sia la sua casa e non la nostra unica casa. Ogni tanto mi chiede di tornare a "casa nostra di mamma", e poi vuole andare a casa di ziaeffe e parla delle sue amichette del parco, mentre qui, con il freddo che fa, non abbiamo incontrato ancora neanche un bambino.
Nel frattempo, in questi ultimi mesi, pupetta è diventata grande, almeno così mi sembra. A volte mi sembra che parli come una bimba di 10 anni...ovviamente esagero. Il fatto è che ripete tutto quello che diciamo, quindi a volte usa delle espressioni da persona adulta in modo appropriato, e la cosa mi impressiona sempre un po'. E' sempre una bimba dolcissima e io non riesco a dividermi da lei nemmeno per andare dall'estetista.
In fondo questo enorme sacrificio lo faccio soprattutto per lei, per la sua serenità, per cercare di tenere unita la famiglia per senso di responsabilità.